ANIME TAGLIATE

By Francesco Scardone
28 Gennaio, 2011
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Un transessuale sadico che cerca di trovare un senso alla propria esistenza attraverso la propria
e altrui sofferenza.

“Più dolore proverò, più avrò da vivere. Solo spingendo la soglia di sopportazione dei miei tormenti sempre oltre, potrò augurarmi di essere immortale. Se mi rimane ancora qualcosa per cui soffrire, a questo mondo, di sicuro non mi farò annientare da tutto il resto.
Il fatto è che io ci ho provato. Ci ho provato per davvero. Ma non ho trovato null’altro. Qualcosa che vada oltre l’angoscia. Qualcosa in più del supplizio. La vita finisce lì dove finisce il dolore. Fine. Dissolvenza. Non ha senso sperare in altro. Continuare a illudersi.
Il dolore è l’unica dimensione possibile. È l’unico stato pensabile. È la sola cosa sensata. Reale.
La verità è che il dolore è tutto. Il dolore è la vita stessa e senza di esso noi cessiamo di esistere.
Tra poco il campanello suonerà, l’ennesimo, sprovveduto, errore della natura mi seguirà, inconsapevole, nella mia stanza da letto e la scena si ripeterà. Il dolore si libererà.
Di nuovo…”

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Comments: 1

  1. Francesco Scardone ha detto:

    Il dolore è l’unica alternativa possibile al nulla incorporeo delle nostre vite? Tutta l’angoscia, tutta la pena che ci portiamo dentro sono veramente così gratuite? Così insensate?
    Un transessuale convinto che la sofferenza sia l’unica cosa reale e sensata di tutta la sua intera vita. Le pagine del libro ci accompagneranno nell’abisso di pena e tormento che è l’esistenza di questo così grottesco protagonista: un’infanzia vissuta tra la figura assente del padre e la figura oppressiva della madre; le prime, traumatiche esperienze sessuali; storie di amicizie che finiscono nel sangue; il rapporto sempre presente, fin dal principio, con la morte e con tutto ciò che essa comporta.
    Si può arrivare ad odiare la vita a tal punto da sperare di annullarsi completamente e si può, allo stesso tempo, amarla così tanto da accettare di ridurre se stessi ad un così grottesco scherzo della natura?
    La vicenda si articola in due differenti momenti temporali: da una parte troviamo la vita precedente

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