Viaggio IN-Giappone liò
A PRESENTAZIONE DELL’AUTORE
Un Viaggio tra illusione e Realtà, dove tutto si incastra come in un puzzle, che è il gioco della Vita.
Tornando da un viaggio fatto in un altro paese, ci restano emozioni, esperienze nuove, comprensioni, intuizioni; tutto accade perché la mente si trova davanti a situazioni nuove e solo in quei momenti accadono le cose più belle.
Dopo aver viaggiato per un decennio in gran parte del Mondo, come Australia, Nuova Zelanda, India, Nepal, Tibet, Cina, Argentina, Malesia, Europa, Cile, Brasile, Perù, Bolivia, Equador, Colombia, Venezuela e, come ultimo viaggio in Giappone nel 2011, facendomi ospitare come wwoofer ( volontario in aziende agricole biologiche in cambio di vitto e alloggio).
Ho sentito dal mio cuore di voler condividere cosa accadeva durante questi viaggi. Ho scritto un diario di appunti durante il viaggio di circa tre mesi in Giappone, che poi è diventato un libro dal titolo; Liò Viaggio IN-Giappone, dove la grafia IN sta a INTERIORE e Liò è il nome d’arte. Quando mi chiamavano i bambini giapponesi Leo, con la loro pronuncia usciva Liò.
Uno dei motivi principali che mi ha spinto a viaggiare tanto, è quello di imparare la fiducia e il lasciarsi andare al flusso della vita, oltre al piacere di conoscere posti nuovi e culture differenti. Per cui il viaggio era senza un programma ne pianificazione.
Durante un viaggio in un altro paese tutto viene scombussolato, abitudini, credenze, convinzioni e condizionamenti, in poche parole la mente va in tilt.
Si possono notare in modo chiaro e anche divertente, i meccanismi e condizionamenti di cui si è prigionieri. Come dice Arcangelo Miranda nel suo libro IO SONO ME (il libro sui 7 Specchi Esseni delle emozioni): “Siamo schiavi delle emozioni ripetute”. Questo modo di viaggiare, ti da la possibilità di rompere alcuni schemi ed espandere la visione della vita, ma molto spesso si riesce a vedere solo ciò che la mente conosce e non si riescono ad accettare altri stili e modi di vivere.
Alcune cose che mi hanno colpito di questo viaggio in Giappone.
Un giorno viaggiavo con un amico in macchina e avevo notato che non c’erano i cartelli dello STOP per cui gli chiesi come mai non ci sono i cartelli. Lui mi rispose: a cosa servono? C’è un incrocio ed è normale che ti devi fermare! La mia mente incredula e convinta che i cartelli dello STOP si usassero in tutto il Mondo: in un incrocio è normale che ti devi fermare!
Un paese pieno di contraddizioni, mantenendo le tradizione e al tempo stesso aperti al nuovo.
La cosa che mi ha colpito di questo popolo è la gentilezza e la professionalità in tutto quello che fanno; quando lavorano lo fanno quasi con devozione e lo concludono nei migliore dei modi e non come in Italia che si inizia a fare un lavoro e poi si dice: tanto c’è qualcun altro che lo aggiusterà o lo finirà per me!
Quando ero ospite in una azienda vicino Fukuoka ho visto che la padrona dell’azienda a fine giornata di lavoro ha salutato e ringraziato con un inchino l’operaia! Cosa per me da altro mondo.
Un’altra curiosità è stata vedere la gente fare sempre lunghe file; per un ristorante, per comprare un dolce, per comprare un oggetto tecnologico. Ho scoperto che fare le file per loro è un buon esercizio per praticare la pazienza. Infatti uno dei proverbi famoso giapponese è: Il bel tempo arriva a colui che sa attendere.
In questo diario di Viaggio ho voluto raccontare e condividere un modo di conoscere il mondo esteriore e interiore divertendomi. Il viaggio è stato senza un programma e pianificazione, dove si sperimenta la bellezza dell’ignoto e dell’inevitabile, come nel film INTERSTATE 60 nella scena del “Vediamo ciò che ci aspettiamo di vedere.”:
base
Sperimentare la fiducia quando ci si trova in un posto di cui si conosce niente della cultura e della lingua. Durante la lettura del libro si può avvertire quel senso di fiducia nella vita e con il cercare di godermi tutto quello che mi arrivava in modo spontaneo e naturale, con la sensazione che tutto si incastrava come un puzzle.
Diceva Osho: “Se vuoi imparare una cosa nella vita, impara la fiducia non serve altro”.
Questa è la frase che è scritta sulla quarta del libro e, descrive molto bene il senso del libro: “Il viaggio sembra prendere forma, senza un programma e senza pianificazioni. Il viaggio si crea viaggiando, cosi dovrebbe essere la vita senza programmi, osservare e godersi come la vita prende forma momento per momento, dove niente è scritto e cosa accadrà. Qualunque cosa accada fa parte del viaggio!”
Quando si viaggia in un paese diverso da dove si è vissuti per lungo tempo, tutto viene scombussolato; abitudini, regole, condizionamenti, pregiudizi. Nonostante tutto questo gran movimento di emozioni, ho cercato di stare presente e distaccato. Ecco, questo è il messaggio nel libro: la PRESENZA.
LA NOSTRA RECENSIONE
Il piacere di conoscere Cina, Australia, Patagonia, Giappone, Canada, India e tutti gli altri paesi del mondo: vuoi girare il mondo senza spendere una lira? Vuoi conoscere altri popoli essendo loro ospite? Conosci il WWOOF? Questa è la sigla che raccoglie migliaia di aziende biologiche (organic) nei cinque continenti, un’organizzazione mondiale di scambio cultrale grazie alla formula: lavoro per ospitalità.
Con l’iscrizione al WWOOF divieni, a pieno titolo, un gradito ospite di migliaia di aziende agricole che puoi visitare ed essere ospitato anche per mesi GRATUITAMENTE in cambio di poche ore di collaborazione aziendale al giorno.
Lo scopo del WWOOF è sopratutto far conoscere l’agricoltura biologica grazie alla conoscenza di tecniche e sistemi differenti propri di specifiche aree del pianeta.
Leonardo Romanelli sono anni che gira il mondo in quanto membro WWOOF e conosce le culture più varie, ospite di aziende in cui l’amore del biologico è pari alla loro ospitalità: le aziende WWOOF ti attendono!!! Leonardo Romanelli, in arte Liò, il 19 gennaio del 2011 parte per un lungo viaggio WWOOF in Giappone con l’idea di scrivere un diario di viaggio che sarebbe potuto divenire un libro.
organizzazione wwoof
Viaggio IN-Giappone è un viaggio esteriore vissuto anche “dentro”: scritto in condizione meditativa questo è un libro così incredibile che, mentre leggerete, vi sentirete esattamente lì, come foste voi a fare quell’esperienza. Leonardo vi trasmetterà la voglia di aggregarvi alla grande famiglia WWOOF, almeno per fare una prima esperienza che, vi assicura, continuerà per tanti anni. WWOOF non è un lavoro, è una vacanza Magica, davvero indimenticabile.
Nel libro l’autore Leonardo mette a disposizione il suo indirizzo mail per fornire tutte le informazioni a chiunque le chiedesse.
Questo testo si legge da più punti di vista contemporaneamente: mentre leggerete delle tappe, vi sentirete dentro e poi proverete la sorpresa dell’incognita della prossima tappa e dei nuovi amici che conoscerete, sì, perché vi sembrerà di parlare direttamente con loro.
Il libro offre uno spaccato di una vacanza WWOOF vissuta principalmente nelle terre rurali del Giappone.
“Il viaggio sembra prendere forma, senza un programma e pianificazioni. Il viaggio si crea viaggiando, cosi dovrebbe essere la vita senza programmi, osservare e godersi come la vita prende forma momento per momento, dove niente è scritto e cosa accadrà. Qualunque cosa accada fa parte del viaggio!”
L’idea si è avverata e nel libro Liò descrive tutte le sue sensazioni e le sue vicende in un fantastico panorama e con un senso letterario che ti fa stare lì con lui mentre leggi.
Quando ci fu l’incidente di Fukushima relativo allo tsunami, Liò era in Giappone, seppur a notevole distanza.
Da un viaggio in Giappone questa esperienza lo ha colpito così profondamente che è divenuto un Viaggio IN-Giappone
base
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Leonardo Romanelli ha scelto di usare il nome di Liò che è quello che i giapponesi usavano per chiamarlo.
Questo libro è un diario di appunti del viaggio WWOOF in Giappone.
Leonardo, che ha vissuto intensamente l’esperienza, ha scelto la grafica di IN-Giappone per sottolinearne l’intensità interiore. Il primo dei nostri scrittori della collana Nuovi Autori; auguriamo tanta fortuna a Liò.